Siete pronti a sostenere l’esame pratico di guida, ma prima di cominciare l’esaminatore vi interroga sulla teoria. È normale? Sì. Una circolare ministeriale contiene indicazioni precise per lo svolgimento della prova, che si articola in tre diverse fasi. Nella prima, si verifica la “capacità del conducente di prepararsi a una guida sicura”: salito in auto, il candidato deve assumere una corretta posizione di guida, controllare la chiusura delle portiere, dimostrare di saper controllare o correttamente utilizzare almeno due dispositivi, scelti a caso tra pneumatici, sterzo, freni, dispositivi di segnalazione acustica e luminosa, oltre ai livelli dell’olio. Su questi argomenti, l’esaminatore può fare domande teoriche, ma dai risvolti molto pratici. Sapete valutare le condizioni degli pneumatici o come attivare il tergicristalli posteriore? Sapete dove “leggere” il livello dell’olio motore? Non fatevi trovare impreparati! Solo superando questa fase si può passare alla successiva su strada. Ne parleremo più avanti!
Patente B: la prova pratica – I
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