Buone notizie sul versante della mobilità sostenibile in Italia: auto elettriche e colonnine di ricarica sono in aumento. Lo conferma il report Le infrastrutture di ricarica pubbliche in Italia di Motus-E, l’associazione che raggruppa gli stakeholders della mobilità elettrica. Pubblicato a gennaio 2022, riporta dati aggiornati al dicembre 2021. Vediamo qualche cifra per capire a che punto siamo.
Nonostante i rallentamenti legati alla pandemia, il 2021 si chiude con un totale di 136.7541 veicoli elettrici o ibridi immatricolati, pari a un +128% rispetto all’anno 2020. In testa le regioni del Nord, che rappresentano il 64% del mercato totale. Per la mobilità sostenibile in Italia, i numeri sono incoraggianti. Ma rispetto al contesto europeo sono ancora modesti: l’Italia è collocata al quinto posto. Siamo però secondi in Europa per rapporto tra numero di infrastrutture di ricarica e numero di veicoli elettrici in circolazione. È chiaro l’obiettivo di “spingere” per una diffusione capillare sul territorio dei servizi di ricarica.
Qualche dato: al 31 dicembre 2021 risultano 13.233 infrastrutture di ricarica – cioè stazioni o colonnine in grado di ricaricare anche più di un veicolo contemporaneamente – in 10.503 luoghi accessibili al pubblico. Una crescita del 36% rispetto all’anno precedente, che conferma un trend in continuo aumento. Come sono distribuite le infrastrutture sul territorio nazionale? Anche qui, le differenze sono rilevanti. Più della metà sono distribuite nel Nord Italia (57%), con la Lombardia che da sola può vantare il 17% dei punti di ricarica. Centro e Sud-Isole più o meno si equivalgono, rispettivamente con il 23 e il 20 per cento. Trasversale il dato relativo alle 10 città metropolitane, distribuite tra Nord, Centro e Sud. A fronte del 14% di popolazione nazionale ospitata, concentrano il 17% dei punti di ricarica totali.
La mobilità elettrica è roba da centri urbani, verrebbe da concludere. Uno sguardo alla situazione sulle autostrade sembra confermarlo. Ad oggi, leggiamo nel report, le infrastrutture di ricarica presenti sulla rete autostradale sono pari a 1,2 ogni 100 km. Diventano 40 se aggiungiamo le infrastrutture collocate in prossimità, ma che richiedono comunque l’uscita dal casello. Per rispettare i nuovi target europei, l’Italia dovrebbe riuscire a installare circa 2.000 punti di ricarica entro il 2030. Aprendo la strada a viaggi extraurbani per le famiglie e per le flotte aziendali.