Con la patente a punti, si perde e si recupera. Come funziona? La dotazione iniziale, come abbiamo visto la scorsa settimana, è di 20 punti, che si decurtano a seconda della gravità della violazione commessa. Chi commette più infrazioni in una volta sola, perde al massimo 15 punti; ma se una delle infrazioni comporta la sospensione o la revoca della patente, i punti previsti per ciascun illecito si sommano senza sconti. Chi perde più di 5 punti deve frequentare un “corso di recupero” a pagamento, organizzato da autoscuole o centri autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. I corsi previsti per le patenti A e B, di 12 ore, consentono di recuperare un massimo di 6 punti. Chi arriva ad un saldo punti pari a zero può guidare per 30 giorni, entro i quali dovrà provvedere alla revisione della patente. In mancanza, la patente viene sospesa. Ma chi guida in modo sicuro, viene premiato con un bonus di 2 punti ogni due anni, fino ad arrivare a 30 punti. Per i neopatentati – cioè chi guida da meno di tre anni – la decurtazione punti si raddoppia in automatico, fino a un massimo di 15 punti. Ma se sono disciplinati, otterranno un bonus ulteriore di 1 punto per ogni anno senza infrazioni; in tre anni di guida, possono accumulare 5 punti extra.
Patente a punti – perdere e recuperare
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