Pensare alla guida senza immaginare le mani saldamente poggiate su un volante è quasi impossibile. Tuttavia, sorprendentemente, sulle prime auto il volante mancava. Forse ci avete fatto caso in qualche film?
La prima automobile al mondo, brevettata da Carl Benz nel 1886, adottava il sistema dello sterzo a barra. Nonostante fosse assai poco pratico, rimase la dotazione standard per molte auto fino ai primi anni del ventesimo secolo.
Ma già nel 1986, l’ingegnere francese Alfred Vacheron installò un volante al posto della solita leva sulla sua Panhard & Levassor dotata di motore Daimler – per meglio affrontare la prima gara automobilistica al mondo. la Parigi-Rouen. Pochi anni dopo, nel 1900, anche la DaimlerMotorenGesellschaft equipaggio la sua auto da corsa Phoenix con un volante. Con un’innovazione: il piantone inclinato, che migliorò molto la manovrabilità.
Definitivamente stabilita la sua supremazia, al volante comnciarono ad aggiungersi diverse funzioni. Dal 1920 in poi, il volante divenne anche uno strumento di comunicazione con l’introduzione dell’horn ring, antesignano dell’attuale clacso, All’inizio si trattava di un semplice campanello a bulbo (tipo bicicletta) montato sul bordo del volante; poi diventò un pulsante sul mozzo del volante per diventare, infine, il clacson sulle razze del volante che tutti conosciamo.
Nel 1949, arrivano sullo sterzo – nelle Mercedes – gli indicatori di direzione. Negli anni ’50, il volante si configura sempre più come centro di controllo, sempre grazie al grande contributo di Mercedes. Nel 1951, arriva il cambio di marcia sul piantone nella 300 ‘Adenauer-Mercedes’ e nella 220, soluzione adottata fino agli anni ’70. Nel 1955 viene aggiunta al volante una leva per il lampeggio dei fari e per ovviare alla difficoltà di manovra, si introduce il servosterzo sulla 300 berlina nel 1958.
Sempre Mercedes lancia sui modelli Heckflosse e Ponton la leva combinata, che univa indicatori di direzione e funzioni di lampeggio dei fari. Nel ’63 si aggiunse la funzione di azionamento dei tergicristalli e lavaggio del parabrezza, sostituendo l’apposito interruttore sul cruscotto.