Nuovo trionfo Ferrari alla 24 Ore di Le Mans 2024, la gara endurance più mitica del mondo! Dopo aver vinto nel 2023 l’edizione del centenario, la casa di Maranello replica il successo quest’anno con la Hypercar 499P numero 50 condotta al traguardo da Nicklas Nielsen, che ha condiviso la vettura con Miguel Molina e Antonio Fuoco. A completare il successo Ferrari, terzo gradino del podio per la gemella numero 51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi.
Per Ferrari si tratta dell’undicesima vittoria assoluta sul circuito francese. I successi precedenti risalgono al 1949, 1954, 1958 e agli anni compresi tra il 1960 e il 1965. Ripercorriamo le tappe, ricordando auto e piloti.
1949 – Il primo successo con la Ferrari 166 MM, spider a due posti senza capote, l’auto che inaugurò il segmento “barchetta”. Al volante Luigi Chinetti (Usa) e Peter Mitchell-Thomson (GB) che coprirono 3.178,3 chilometri nelle 24 ore, alla media di 132,4 km/h
1954 – Conquista la vittoria la Ferrari 375 Plus, spider a due posti carrozzata Pininfarina e prodotta in otto esemplari. Al volante l’argentino José Froilàn Gonzàlez e il francese Maurice Trintignant, che vinsero percorrendo a una media di 169,2 km/h i 4.061,1 chilometri della gara
1958/1960/ 1961 – Tre vittorie per la Ferrari 250 Testa Rossa, barchetta a due posti dominatrice nelle gare sport prototipi di quegli anni, solo 34 esemplari costruiti, una delle Ferrari di maggior valore per i colleionisti. Gli equipaggi: nel 1958 Oliver Gendebien (BE) e Phil Hill (USA), vincitori ad una media di 170,9 km/h per 4.101,9 chilometri; nel 1960 bis di Gendebien in coppia con l’altro belga Paul Frère, al traguardo con la media di 175,7 km/h per 4.217,5 km; nel 1961 torna alla vittoria la coppia Gendebien-Hill al volante della 250 TR 61 Spyder Fantuzzi (evoluione della Test Ross), con un media di 186,5 km/h per una percorrenza di 4.476,5 km totali
1962 – Studiata nella galleria del vento da poco inaugurata a Maranello e progettata proprio pensando alla 24 Ore, centra l’obiettivo la Ferrari 330 TR, pilotata dalla collaudata coppia Gendebien-Hill; media di 185,4 km/h per un totale di 4.451,2 chilometri percorsi
1963 – Si aggiudica la corsa la prima barchetta con motore in posizione centrale, la Ferrari 250 P; equipaggio tutto italiano con Ludovico Scarfiotti e Lorenzo Bandini, che si imposero a una media di 190 km/h per 4.561,71 chilometri
1964 – Prima al traguardo la Ferrari 275 P, evoluzione della vettura vincitrice nell’edizione precedente della classica francese; al volante l’italiano Nino Vaccarella e il francese Jean Guichet, con la media di 195,6 km/h per un percorso totale di 4.695,31 chilometri
1965 – Vettura stradale prodotta in troppo pochi esemplari per essere omologata nella categoria Gran Turismo del Campionato del mondo Sport prototipi, la Ferrari 250 LM (Le Mans, appunto) vinse molte gare importanti e con i piloti Jochen Rindt (AT) e Masten Gregory (USA) ottenne la nona vittoria alla 24 Ore
La casa di Maranello sembra pronta per una nuova serie vincente!