In caso di pioggia abbondante, magari con presenza di pozzanghere, un fenomeno particolarmente insidioso è l’acquaplaning: gli pneumatici non riescono a “rompere” la quantità d’acqua che si accumula sull’asfalto e a drenarla verso l’esterno. Si forma così una sorta di cuscinetto tra gomma e asfalto che porta la vettura a “galleggiare” sull’acqua, in totale assenza di aderenza: il motore sale di giri, le gomme girano a vuoto, l’auto è fuori controllo. Diversi sono i fattori contribuiscono a determinare il fenomeno. Tra gli altri: velocità eccessiva; battistrada usurato; pressione eccessiva o insufficiente degli pneumatici; peso del veicolo (un veicolo più leggero è più soggetto al fenomeno). Attenzione! L’ E.S.P. – il sistema di controllo della stabilità – non aiuta a gestire (o a evitare) l’acquaplaning, perché funziona solo quando c’è contatto con la superficie stradale. A breve qualche consiglio per affrontare al meglio questa situazione. Nel frattempo, potete consultare il nostro manuale Sicuri alla guida, disponibile su Amazon in versione cartacea e su Lulu nel doppio formato eBook e cartaceo.
Un fenomeno insidioso
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