Viaggiare di notte per evitare il traffico dell’esodo estivo: può essere una scelta vincente, ma la guida notturna richiede alcune particolari cautele. Di notte è più difficile valutare velocità di marcia e distanza di sicurezza, intuire l’andamento delle curve, individuare eventuali ostacoli. Inoltre il fisico è naturalmente predisposto al riposo e tende a essere più rilassato, quindi i tempi di reazione si allungano. L’occhio regola la messa a fuoco sulla base delle condizioni di luce esterne, che di notte possono variare rapidamente: pensiamo ad una strada con gallerie, in cui il passaggio dalla luce al buio è frequente e rapido. L’ adattamento non è immediato e diventa più lento con il passare degli anni, perché la dinamica delle pupille è meno efficiente. In tali condizioni, il rischio alla guida aumenta. Cosa fare? Verificare efficienza e pulizia di fanali e specchietti; moderare la velocità; incrociando un’auto, spostare lo sguardo sulla linea bianca che delimita la carreggiata; fare delle soste lungo il percorso, per riposare anche la vista. Un’indicazione “difensiva”: sfruttate le luci delle vetture che ci precedono per ricavare informazioni sul percorso stradale!
Viaggiare di notte
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