«Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l’arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono» Così l’art. 149 del Codice della Strada. Non è prevista una distanza standard, i fattori che la definiscono sono tanti e diversi: condizioni della strada, del meteo, dell’auto e – soprattutto – del guidatore.
Quanto spazio serve per un “arresto tempestivo”? Questo spazio è la distanza di sicurezza. Si calcola sommando: spazio percorso dal veicolo durante il tempo di percezione, reazione e attivazione meccanica della frenata + spazio meccanico di frenata. Proviamo a “tradurre” questa formula in metri.
Il tempo di reazione è il tempo che intercorre tra il momento in cui ci accorgiamo del pericolo e l’inizio della frenata. In condizioni psico-fisiche ottimali, è di circa 1 secondo e mezzo; in questo lasso di tempo l’auto continua indisturbata la sua marcia. Facciamo due calcoli. Se stiamo viaggiando a 50 km/h, l’auto percorrerà 20 metri; a 100 km/h i metri diventano 40; a 130 km/h la distanza si allunga a 55 metri.
ABS e impianti frenanti aiutano a ridurre lo spazio di frenata, ma non possono azzerarlo! Dal momento in cui entrano in gioco i freni, si percorre ancora un bel po’ di strada prima di fermarsi. In condizioni ottimali, a 50 km/h lo spazio di frenata è di 10 metri; a 100 km/h occorrono 40 metri; se viaggiamo a 130 km/h ci fermeremo dopo aver percorso 80 metri. Attenzione: al raddoppiare della velocità, lo spazio di frenata quadruplica!
Queste indicazioni di riferimento per la distanza di sicurezza valgono in condizioni ottimali, ma possono aumentare se chi è al volante è stanco, o se l’asfalto è bagnato o ghiacciato.
Alcune auto montano già un sistema di controllo adattivo della velocità di crociera, che mantiene costante la distanza di sicurezza tra un veicolo e l’altro. Ma se ne siete sprovvisti, la regola dei tre secondi consente con una buona approssimazione di mantenere la distanza corretta. Guardiamo l’auto davanti a noi e quando passa davanti a un cartello stradale o sotto un cavalcavia, ad esempio, contiamo fino a 3. Se arriviamo allo stesso cartello o sotto lo stesso ponte prima che i 3 secondi siano scaduti, siamo troppo vicini. Prudenza, sempre!