Una regola sottovalutata, quella sulla distanza di sicurezza. Una regola un po’ vaga, per la verità, nel nostro Codice della Strada. «Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l’arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono». Così l’art. 149 del CdS, con una definizione che lascia margini interpretativi piuttosto ampi. Il risultato: sulle nostre strade, le auto viaggiano spesso molto più vicine di quanto le regole di sicurezza consiglierebbero. E se arrivano le multe, è solo a incidente avvenuto.
Un sistema per calcolare la distanza corretta consiste nel dividere per 10 la velocità di marcia in km/h e moltiplicare il risultato al quadrato. Esempio: siamo in città, viaggiamo alla velocità massima di 50 km/h. Diviamo la velocità per 10 e otteniamo 5; eleviamo al quadrato: 25. Dobbiamo restare ad almento 25 metri dall’auto che ci precede. Se il calcolo è complesso, ci viene in soccorso il pragmatismo anglosassone. In quei Paesi, la polizia stradale suggerisce la regola dei tre secondi. Mentre siamo al volante, contiamo a mente 3 secondi a partire dal momento in cui il veicolo che ci precede oltrepassa un riferimento fisso: un albero, un segnale, un muretto. Se arriviamo allo stesso riferimento allo scadere dei 3 secondi siamo alla distanza corretta; se arriviamo prima, siamo troppo vicini.
In Francia la valutazione è ancora più semplice. Basta prestare attenzione alla striscia bianca che separa la carreggiata di marcia dalla corsia di emergenza: è una linea discontinua bianca, tratteggiata in modo da servire come riferimento. La distanza è corretta se tra la nostra auto e quella che ci precede ci sono almeno due bande bianche.
In Germania, il Codice della Strada fornisce un’indicazione precisa: la distanza dal veicolo che ci precede deve essere pari – in metri – alla metà della velocità di marcia. Viaggiamo a 120 km/h? La distanza di sicurezza minima deve essere di 60 metri. Per tenerla sotto controllo, si deve fare riferimento ai pannelli riflettenti posti a lato della strada a 50 metri uno dall’altro.
In questi due Paesi, niente scuse: il mancato rispetto della distanza di sicurezza viene rilevato – e sanzionato severamente – anche se non provoca alcun incidente.
Una regola sottovalutata? Speriamo ancora per poco. Rispettarla è davvero importante, può salvare delle vite.