Calze da neve approvate, purché omologate. Dal 15 novembre 2022, sulle strade dove è obbligatorio l’uso di dispositivi invernali si possono montare le calze da neve ed essere in regola con la legge. Dopo anni di incertezze, infatti, il ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile ne ha riconosciuto l’utilizzo, equiparandole di fatto alle catene metalliche.
Le calze da neve sono un particolare tipo di copriruote – generalmente in poliestere – studiate per aumentare l’aderenza degli pneumatici nei tratti stradali innevati. Ricoprono completamente le gomme e si applicano senza particolari difficoltà, anche in caso di gomme sulle quali non è possibile montare le catene. Attenzione: non tutti i modelli in commercio sono adeguati alla normativa. Come indicato da una circolare ministeriale, possono essere utilizzati senza incorrere in sanzioni solo i dispositivi omologati alla norma UNI EN 16662-1:2020, riconosciuta come standard di riferimento. Solo in questo caso, garantiscono prestazioni pari a quelle fornite dalle catene.
I vantaggi sono numerosi. Le calze occupano poco spazio nel bagagliaio, sono silenziose, non causano vibrazioni, sono adatte a tutti i tipi di pneumatico. Sono compatibili con i sistemi di sicurezza elettronici, non rovinano gomme e cerchioni e hanno un costo piuttosto contenuto, che si aggira intorno ai 50 euro. In quanto ai difetti, è da considerare l’usura elevata, se vengono utilizzate a lungo in modo improprio su tratti stradali privi di neve. Va anche ricordato che la velocità massima consentita se si utilizzano le calze (o anche le catene) è di 50 km/h.
Le calze sono facili da montare, ma è bene non improvvisare. È sempre meglio esercitarsi prima di trovarsi in una situazione di emergenza. Fate qualche prova, seguendo le indicazioni del produttore o magari qualche affidabile tutorial facilmente reperibile in rete.
Calze da neve approvate, dunque. Ma non sostituiscono gli pneumatici invernali!