Una trappola mortale per i nostri quattrozampe

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Una trappola mortale per i nostri quattrozampe

Un’auto parcheggiata al sole può facilmente diventare una trappola mortale. Lo confermano – purtroppo – recenti fatti di cronaca. Pensiamoci, prima di lasciare il nostro cane in auto, al caldo estivo!

«Ma mi allontano solo per una mezz’ora…» capita spesso di pensare, nella convinzione che non ci saranno conseguenze. Bene. Con una temperatura esterna di 22 gradi, nell’abitacolo si raggiungono quasi 40 gradi in mezz’ora. Se siamo in estate piena – diciamo, 30 gradi – la temperatura interna dell’auto sale a 43 gradi in un quarto d’ora, dopo mezz’ora schizza a 49. In un’ora, siamo a 54 gradi. «Ma se lascio i finestrini leggermenti aperti?» No, non basta.

Se tali temperature sono insopportabili per un adulto in salute, figuriamoci per un cane. I cani regolano la temperatura interna attraverso il respiro e la sudorazione dalle zampe; se il caldo diventa soffocante, il sistema non è in grado di mantenere l’equilibrio. In pochi minuti la temperatura può salire a 41 gradi, con conseguenze pesantissime e non di rado mortali. I soggetti più a rischio sono cuccioli, cani anziani e le razze predisposte (bulldog, carlini, cani di taglia grande, etc)

È bene ricordare che lasciare il cane in auto, al caldo, potrebbe configurare  un reato penale. L’articolo 727 del Codice penale punisce chi “detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze” con l’arresto fino a un anno o un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro.

Cosa fare se vediamo un cane chiuso in auto? La prima cosa da fare è valutare bene la situazione. L’auto è completamente al sole? L’animale sembra sofferente? È possibile rintracciare il proprietario? Se vi sembra che il cane sia in pericolo la cosa da fare chiamare il 112,  il numero unico per le emergenze. Se la situazione appare disperata potete decidere di rompere il finestrino dell’auto, anche prima che arrivino le forze dell’Ordine, ma è bene sapere che ci si espone a un’eventuale richiesta di indennizzo da parte del proprietario. Per opporre lo “stato di necessità” a giustificazione dell’intervento, raccogliete prove: girate un video, cercate testimoni, scattate foto.
Interessati al tema quattrozampe? Di cani in auto abbiamo parlato anche qui.

 

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