Bologna è la prima grande città italiana diventata – a tutti gli effetti – Città 30. Per molti il progetto si esaurisce nell’introduzione del limite massimo di velocità a 30 km/h in tutta l’area urbana, ma nelle intenzioni è molto di più.
Vuole essere – nelle intenzioni degli amministratori bolognesi – “un nuovo concetto di città”, che “mette al centro la salute delle persone e punta ad azzerare le morti in strada.” Una svolta significativa per la sicurezza stradale e la qualità della vita urbana, sull’esempio di numerose altre città europee che hanno già adottato questa misura con risultati positivi. Riducendo la velocità massima consentita sulle strade urbane, si mira a ridurre il rischio di incidenti e a rendere le strade più sicure per pedoni e ciclisti.
Parlando di sicurezza, tre dati ISTAT sono un punto di partenza importante:
- il 73% degli incidenti stradali in Italia avviene dentro le città
- l’80% delle vittime negli incidenti in città sono pedoni, ciclisti e motociclistiù
- la velocità è la prima causa in assoluto degli incidenti mortali, in città
Nei nostri corsi e sul nostro sito abbiamo detto spesso che in molti casi il limite orario dei 50 km in città può risultare eccessivo. Un impatto a 30 anziché a 50 km/h riduce notevolmente la probabilità di ferite gravi o fatali, garantendo maggior tutela agli utenti vulnerabili della strada.
La nuova misura richiede un cambio di prospettiva: certo, per tanti non sarà facile abituarsi. Vedremo nel tempo i risultati della nuova Città 30, ma se diamo uno sguardo all’estero sembra valerne la pena. Le città che hanno già implementato il limite di 30 km/h riportano risultati tangibili, con una riduzione significativa degli incidenti e un miglioramento della qualità dell’aria.
Solo qualche cifra. A Bruxelles, già nei primi sei mesi gli incidenti sono calati del 22% e si è dimezzato il numero di vittime della strada e feriti gravi. A Lione, in un anno di Città 30 si è ottenuta una riduzione del 22% degli incidenti stradali e del 40% di persone ferite ospedalizzate. A Londra, il limite di velocità pari ai nostri 32 km/h ha ridotto del 36% gli incidenti con utenti vulnerabili coinvolti, del 63% gli investimenti di pedoni.
In conclusione, l’introduzione del limite di velocità a 30 km/h a Bologna vuole rappresentare un passo importante verso una città più sicura, sostenibile e piacevole da vivere. Teniamola d’occhio.