L’estate è proprio arrivata. Non è solo una questione di calendario, sono le temperature che lo confermano. E quando in auto il caldo si fa sentire, il climatizzatore è un comfort irrinunciabile.
I primi prototipi comparvero negli anni ’30, i collaudi iniziarono nei primi anni ’40 su Packard e Cadillac. Il primo sistema di climatizzazione fu montato solo nel 1953, sulla Chrysler Imperial. Oggi è presente praticamente su tutte le vetture e sembra impossibile farne a meno. Ma come funziona?
Scopo dei climatizzatori è sottrarre calore dall’abitacolo e deumidificare l’aria al suo interno. In che modo? Sfruttando un principio semplice: un liquido che diventa gas assorbe calore; un gas che diventa un liquido libera calore. L’aria calda all’interno dell’abitacolo viene raffreddata nel momento in cui fa ingresso nell’evaporatore, all’interno del quale circola un liquido freddo. Quindi, un climatizzatore non produce aria fredda, ma sottrae aria calda dall’abitacolo.
Spesso questo impianto viene utilizzato in modo poco corretto, favorendo inutili sprechi. L’energia necessaria al funzionamento del compressore produce infatti un aumento dei consumi di carburante. Dunque, il climatizzatore deve essere usato con intelligenza e solo quando è davvero necessario. Qualche consiglio.
Disattiva il funzionamento automatico: decidi tu quando il climatizzatore serve. Accendilo solo se la temperatura esterna supera i 18 gradi.
Alla partenza, viaggia per un paio di minuti a climatizzatore spento, con i finestrini abbassati e la ventilazione accesa. Poi chiudi i finestrini e accendi il condizionatore a velocità ridotta.
Evita le temperature polari! Tieni bassa la differenza tra temperatura interna ed esterna e ricorda: la temperatura ideale dell’abitacolo è di 23 gradi.
Con questi semplici accorgimenti i consumi si riducono in media del 5%.