ESP, sistema di sicurezza attiva. Qualche curiosità

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ESP, sistema di sicurezza attiva. Qualche curiosità

È diventato fondamentale, utilizzato da tutte le Case automobilistiche e obbligatorio in diversi Paesi. Parliamo di ESP, il sistema di sicurezza attiva che nei suo primi 25 anni di vita (compiuti nel 2020) ha permesso di evitare oltre 500mila incidenti, salvando 15mila vite umane solo in Europa. ESP è la sigla di Electronic Stabily Program, un controllo che aiuta a mantenere stabile un veicolo in sterzata, rilevando e riducendo le perdite di trazione. Nei modelli più recenti, taglia anche la potenza del motore.

Fondamentale, dicevamo, e innovativo. Tanto che nel 2016 l’Ufficio Europeo dei Brevetti conferisce il premio Inventore Europeo per la categoria Life Achievement ad Anton van Zanten, alla guida del team di ricercatori che ha messo a punto il sistema.

Sono del 1984 i primi test di una tecnologia che – partendo dall’ABS – garantisce un miglior controllo dei veicoli in curva. Una sorta di “antenato” dell’ESP compare sulla  Mitsubishi Diamante nel 1990. Nel 1995 il moderno ESP debutta su una Mercedes-Benz Classe S Coupé, ma come optional. 

Poi, nel 1997, un incidente dall’incredibile eco mediatica. A cento giorni dal debutto sul mercato, la prima utilitaria Mercedes – «l’auto che rivoluziona il pianeta delle quattro ruote» – si ribalta durante il test “dell’alce”. Di cosa si tratta oggi lo sanno più o meno tutti, proprio a causa di quell’episodio. È un test sviluppato in Svezia per mettere alla prova la stabilità di una vettura in caso di sterzate rapide. In rettilineo, si simula di dover evitare un ostacolo (l’alce) sterzando bruscamente per poi rientrare rapidamente in traiettoria. Mercedes richiama le auto già consegnate e le modifica montando l’ESP, che introduce come dotazione di serie anche sulle piccole cilindrate. Seguiranno l’esempio altre case automobilistiche.

Nel tempo, il sistema di sicurezza attiva ESP si perfeziona e conferma la sua efficacia. Tanto da diventare obbligatorio. Tra i primi a decidere per l’obbligatorietà sono gli Stati Uniti, poi Australia, Canada e Israele. Dopo un periodo di transizione iniziato nel 2011, nell’Unione Europea l’ESP è obbligatorio dal 2014 per tutti i veicoli di nuova immatricolazione. Obbligo di ESP anche Turchia, Russia e Giappone, e da quest’anno anche Brasile e Argentina. L’obiettivo ONU è quello di è raggiungere il 100% di automobili con ESC entro il 2030. Un bel regalo per i 35 anni dell’ESP!

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