Guida distratta e velocità; le principali cause di incidente stradale individuate dall’annuale report della Polizia Stradale.
Sono due dei dati che fotografano la situazione relativa al 2023, così monitorata su strade e autostrade italiane dalle pattuglie impegnate quotidianamente in attività di prevenzione, controllo, soccorso e tutela del territorio su strade e autostrade italiane. Un’attività capillare, che prevede l’impiego di una media di 1.500 pattuglie quotidianamente dislocate sugli oltre 450mila chilometri della rete stradale italiana.
«I dati hanno evidenziato – si legge sul sito della Polizia di Stato – che l’attività della Stradale ha portato a una riduzione degli incidenti stradali rilevati, passati da 45.387 dello scorso anno a 44.778. Ma il dato più importante è la riduzione degli incidenti con persone decedute, passati da 521 a 449, con una riduzione del 17,1 per cento del numero delle persone morte (495)»
“Vigilata speciale” la velocità eccessiva, che sulle strade extraurbane è – insieme alla guida distratta – una delle due principali cause di incidente. E la distrazione alla guida torna come seconda causa di incidente (12,7%) anche sulle strade urbane, preceduta solo dal mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (16,3%).
L’allarme è molto alto soprattutto per i giovani fino ai 30 anni, per i quali l’incidentalità stradale rappresenta la prima causa di morte. La Polizia Stradale mette in campo progetti di sensibilizzazione e promuove la cultura della legalità direttamente sul territorio, avvicinandosi ai cittadini anche con mezzi come il Camper e il Pullman Azzurro.
«Da sempre anche la nostra Scuola insiste sul rispetto delle regole e sull’importanza di una guida attenta e concentrata» commenta così Vito Popolizio «Il bravo guidatore non è quello che corre veloce, ma quello consapevole che gli incidenti stradali dipendono quasi sempre dal comportamento di chi sta al volante. E agisce di conseguenza».