La guida notturna

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La guida notturna

Meno traffico, più velocità. Chi approfitta del traffico ridotto delle ore notturne per aumentare la velocità commette invece un errore grave. Anche se di notte circolano meno veicoli, gli incidenti avvenute nelle ore notturne provocano – con riferimento all’Europa – dal 35 al 50% delle vittime della strada.

La guida notturna richiede particolare cautela. La visibilità è ridotta. Il buio rende più difficoltoso valutare distanza di sicurezza e velocità, intuire la tipologia di curva, individuare eventuali ostacoli. In più, nelle ore abitualmente dedicate al sonno il nostro corpo tende istintivamente a rilassarsi e”rallentare”, con la conseguenza di rendere più lente le reazioni.

E non è il solo problema fisico che incontriamo. Con il buio, la messa a fuoco dell’occhio tende a rimanere fissa sul limite del cono di luce dei fanali; per evitare l’inconveniente alterniamo anabbaglianti e abbaglianti, ovviamente non se stiamo incrociando un altro veicolo. Se arriva un’auto in senso opposto al nostro, evitiamo di fissarne i fari e spostiamo lo sguardo verso il basso, lungo la linea bianca al limite della carreggiata. La luce dell’abitacolo deve essere spenta: la luce accesa provoca una parziale chiusura della pupilla, che rende più difficle percepire quello che accede all’esterno dell’auto.

Come fare per ridurre i rischi? Qualche consiglio. Sembra banale, ma è importante: verifica che fari e luci di posizione siano puliti e funzionanti. Guida ad una velocità che ti consenta di fermarti nel tratto di strada illuminato dai fari. Modera la velocità nel passaggio da zone illiminate a zone buie, per dare tempo agli occhi di adattarsi. E infine, una tecnica da guida difensiva: utilizza le luci delle vetture che ti precedono per ircavre informazioni sull’andamento del percorso.

 

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