Ogni 11 febbraio si celebra la giornata europea del 112, il Numero Unico Europeo delle Emergenze disponibile in tutti gli Stati da telefono fisso, e da smartphone anche quando il telefono è bloccato, non ha SIM, il credito è esaurito o non c’è campo, oltre che tramite l’App ‘’Where ARE U’’; l’obiettivo è offrire un servizio di emergenza gratuito per ogni cittadino ed ospite in Europa.
In Italia il numero il 112 è attivo nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Lazio (distretti telefonici 06 e 0774), Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Puglia, Umbria, Toscana, Val d’Aosta e nelle province autonome di Bolzano e di Trento, disponibile per un’utenza di circa 44 milioni di utenti
Alle chiamate risponde una CUR, Centrale Unica di Risposta, che riceve tutte le richieste di intervento. Operatori specificamente formati gestiscono la prima risposta e provvedono a smistare le telefonate a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco o Soccorso sanitario. Nello scorso anno, il sistema ha registrato 11 milioni di chiamate. 11
Il sistema così organizzato agisce da filtro, permettendo di inoltrare alle diverse centrali operative solo le chiamate “giuste”. Infatti, informa il ministero dell’Interno sul suo sito, solo il 50% circa delle chiamate ricevute dalla CUR – nello scorso anno, circa 11 milioni – sono realmente chiamate di emergenza.
Gli operatori hanno subito a disposizione il numero di telefono di chi chiama e possono individuarne su una mappa geografica la posizione. I calltaker – così si chiamano gli operatori – sono plurilingue, ma possono usufruire anche di un servizio di traduzione simultanea nelle 39 lingue europee più comuni.
Quando chiamare? Per gravi incidenti stradali, incendi, furti e ogni emergenza che richieda l’intervento di ambulanze, Vigili del Fuoco, Polizia o Carabinieri. Evitate di telefonare per informazioni sul traffico o sul meteo! Il rischio è di sovraccaricare le centrali di emergenza e ritardare i soccorsi per chi ne ha realmente bisogno.