Piccola storia dei tergicristalli

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Piccola storia dei tergicristalli

Sulle prime auto non esistevano. Ma in caso di pioggia, sporgersi con l’auto in movimento per pulire il parabrezza non era certo la soluzione ideale. Solo nel 1903 James Henry Apjohn pensa al primo tergicristalli, azionato manualmente dal guidatore. Nel 1923 si pensò di automatizzare il movimento della spazzola di gomma – chiamata con termine tecnico “tergente” – con un motorino elettrico azionato da un interruttore. Nel tempo, il tergicristalli si è evoluto anche per assecondare l’evoluzione del parabrezza, che da piatto è diventato curvo. Con un salto nel tempo, arriviamo alle spazzole flat blade del 2000:  grazie a due lamine metalliche interne sottili e curve, queste spazzole distribuiscono uniformemente la pressione sul parabrezza anziché concentrarla solo su 4 o 5 punti, garantendo ottima visibilità e maggiore sicurezza.  Inizialmente riservate alle auto di alta gamma, oggi le flat blade si possono montare su quasi tutte le auto grazie a un aggancio universale brevettato.

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