«Quando vedi l’albero che stai per centrare, quello è sottosterzo. Quando senti il colpo senza vedere l’albero, quello è sovrasterzo». Con questa descrizione sintetica ed efficace, l’ex campione di rally Walter Röhrl ha descritto sottosterzo e sovrasterzo.
Due comportamenti anomali e opposti conseguenti a un errore di guida in curva, che portano la vettura su una traiettoria diversa da quella impostata dal guidatore. Quando in ingresso curva gli pneumatici anteriori perdono aderenza si innesca il sottosterzo. L’auto sterza meno del necessario e allarga con l’avantreno la traiettoria impostata dal guidatore: invece di curvare, prosegue dritta. Quando in fase di sterzata perdono aderenza gli pneumatici posteriori, si innesca il sovrasterzo: il retrotreno allarga la traiettoria verso l’esterno, mentre le ruote anteriori tendono a chiudere il raggio della curva. Il rischio in questo caso è quello di finire in testacoda.
Il tipo di trazione – anteriore o posteriore – è determinante solo nelle ipotesi di sottosterzo o sovrasterzo detto di potenza, innescato da una forte accelerazione in curva con una marcia bassa. Lo verifichiamo nella nostra esperienza di istruttori: nella quasi totalità dei casi, sottosterzo e sovrasterzo si verificano a una velocità che rappresenta il limite del guidatore, non dell’auto. Quali sono le tecniche corrette, quali errori evitare, come correggere questi pericolosi fenomeni? Scopritelo sul nostro manuale! Trovate Sicuri al volante su Amazon in versione cartacea e su Lulu in versione cartacea e come ebook.