Spegnere il motore

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Spegnere il motore

Ridurre consumi, usura del veicolo e inquinamento? È possibile per tutti, mettendo in pratica tutti i giorni alcune semplici indicazioni di guida ecologica. È uno stile di guida che richiede attenzione, allenamento e responsabilità, ma i vantaggi sono assicurati. Uno dei consigli probabilmente meno seguiti, ma davvero utile, è: spegnere il motore. In che senso? Vediamo. 

Spegnere il motore conviene. Una coda al semaforo, un incolonnamento, una sosta per rispondere al cellulare o per far scendere un passeggero: se la sosta dura più di 10 secondi, conviene spegnere il motore e riavviarlo solo al momento di ripartire. Tenere il motore acceso consuma inutilmente carburante e produce circa 10 litri di gas di scarico al secondo.

Qualche cifra per chiarirci le idee.
In città, diciamo che capita una sosta di 50 secondi ad ogni km percorso. Se spegniamo il motore ad ogni sosta, dopo 200mila km e 200mila soste dovremo sostituire il motorino di avviamento, con una spesa che va dai 200 a 600 € (dipende dal tipo di veicolo che possediamo). “Visto? Allora non conviene!” Un attimo: vediamo i numeri se lasciamo il motore sempre acceso. Consumo totale  di carburante nelle 200mila soste: 4mila litri (0,02 litri per sosta); al costo medio di 1,4 € al litro significa un totale di 5,600 euro, bruciati inutilmente per stare fermi.

Secondo un’idea diffusa, spegnere e riaccendere spesso il motore può danneggiarlo, ma è vero? No, lo spegnimento non provoca danni! Non a caso, molti veicoli recenti montano un sistema Start and Stop che spegne automaticamente il motore in caso di sosta, valutando diversi parametri. Il sistema si attiva quando il conducente ferma il veicolo e mette in folle. Quando si preme la frizione o si solleva il piede dal freno il sistema “capisce” che è il momento di riavviare il motore e agisce di conseguenza. Con questo sistema, si può realizzare un risparmio di carburante medio del 4/6%, e arrivare fino al 10%. Uno studio del Politecnico di Madrid è arrivato ad evidenziare una riduzione di CO2 dell’ordine del 20% su un tragitto percorso alla velocità media di 15.5 km/h, in condizioni simili a quelle di un tragitto urbano caratterizzato da traffico intenso.

Va detto: con lo Start and Stop non è possibile utilizzare una batteria standard, ma è necessario dotare la vettura di una batteria con accumulatori più potenti, in grado di resistere alle numerose accensioni richieste dal sistema. Se, infatti, per le vetture “normali” è sufficiente utilizzare una batteria progettata per un ciclo medio di 30.000 accensioni, per quelle dotate di Start and Stop questa cifra si moltiplica fino a raggiungere le 300.000 accensioni. E la batteria è più costosa.

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