La velocità in curva è un fattore critico per la sicurezza. La velocità limite per affrontare una curva non può essere stabilita in astratto, dipende piuttosto da diversi elementi: tra questi il raggio di curva, il coefficiente di attrito tra pneumatici e strada, le condizioni del fondo stradale.
Un’eccessiva velocità in curva può portare a sottosterzo: il veicolo sterza meno del necessario e allarga con l’avantreno la traiettoria impostata dal guidatore. Invece di sterzare, il veicolo prosegue dritto.
Prendiamo in considerazione il primo fattore, il raggio di curva. Dal raggio dipendono non solo la velocità limite di percorrenza, ma anche la traiettoria più sicura. L’anello di Nardò è considerato la pista di prova circolare più veloce al mondo; grazie al suo diametro di 4 km, è possibile raggiungere, percorrendola, velocità superiori ai 300 km/h. Come è possibile? La forza centrifuga – che spinge il veicolo verso l’esterno della traiettoria impostata – è inversamente proporzionale al raggio di curva, quindi: maggiore è il raggio di curva, minore è l’effetto della forza centrifuga. In una curva ampia, riusciamo a restare in traiettoria anche a una velocità un po’ più elevata.
La velocità incide sull’intensità della forza centrifuga: la forza centrifuga che agisce in curva è proporzionale al quadrato della velocità. In parole semplici: raddoppia la velocità? La forza centrifuga aumenta di quattro volte!