Ormai lo sanno tutti: alcol e droga sono sostanze assolutamente incompatibili con la guida. Ma attenzione anche ai farmaci! Mettersi alla guida dopo aver assunto medicinali moltiplica il rischio di incidenti: i dati sui principi attivi rilevati dagli accertamenti sanitari in caso di incidente stradale lo confermano. Guidare è un’attività complessa che richiede attenzione e prontezza di riflessi. Proprio queste capacità possono essere compromesse anche da farmaci che spesso giudichiamo “leggeri” perché acquistabili senza ricetta medica. Gli effetti collaterali più pesanti? Alterazione del livello di concentrazione, sonnolenza e vertigini, modifica delle percezioni, riduzione della qualità di visione, rallentamento di riflessi e reazioni.
Per alcuni farmaci le conseguenze sono note, per altri meno, ma in entrambi i casi spesso tendiamo a sottovalutarle. È un errore che può avere conseguenze gravi. Vediamo più in dettaglio gli effetti di alcuni farmaci.
È evidente la pericolosità di antidepressivi e antipsicotici, che agiscono sul sistema nervoso centrale e riducono drasticamente capacità di analisi e prontezza di riflessi. I più recenti (citalopram, fluoxetina, paroxetina, sertralina) sono meno sedativi, ma non innocui!
I farmaci antistaminici di prima generazione (difenidramina, ciproeptadina, idrossizina, oxatomide) rientrano ancora nella composizione di numerosi medicinali, anche da banco. Si tratta di farmaci utilizzati per trattare i sintomi delle reazioni allergiche che possono causare sonnolenza, capogiri, vista annebbiata. Se possibile è meglio preferire quelli di nuova generazione (cetirizina, fexofenadina, loratadina, mizolastina) che presentano effetti collaterali molto più blandi.
Gli ansiolitici o “tranquillanti minori” (benzodiazepine) sono farmaci che abbassano i livelli d’ansia. Si utilizzano non solo per disturbi dell’emotività ma anche come sedativi prima di esami quali gastroscopia o colonscopia. Provocano sonnolenza, disturbi della coordinazione, confusione. Alcuni studi specifici dimostrano che l’assunzione di ansiolitici caumenta di 5 volte il rischio di incidente stradale.
Difficilmente chi guida soffre di mal d’auto. Ma se serve un anticinetosico – contro il mal di mare o d’aereo – sapendo di dover poi guidare, meglio evitare i prodotti a base di dimenidrinato. In mancanza di controindicazioni meglio la scopolamina in cerotti, che provoca meno effetti indesiderati sulla guida (sonnolenza e visione confusa).
Alcuni colliri somministrati in caso di visite oculistiche (atropina, pilocarpina) provocano un dilatamento temporaneo della pupilla, che compromette la qualità della visione. Leggete attentamente il foglietto illustrativo e fatevi accompagnare dal medico!
Ultima avvertenza: l’alcol può aggravare gli effetti negativi di tutti i farmaci. Attenzione quindi alle associazioni pericolose, soprattutto di alcol e tranquillanti e antistaminici.