Girare il volante non basta: in curva, si devono gestire forze fisiche diverse e contrastanti, scegliendo la giusta traiettoria, applicando le tecniche di guida e adeguando la velocità lungo tutta la percorrenza. Il primo elemento da considerare per affrontare la curva nel modo più corretto è il raggio: dal raggio di curva dipendono la velocità limite di percorrenza e la traiettoria più sicura. Perché? Perché la forza centrifuga che agisce sul veicolo è inversamente proporzionale al raggio di curva, quindi: maggiore è il raggio di curva, minore è l’effetto della forza centrifuga. In una curva ampia, la forza centrifuga è di scarsa intensità e risulta poco impegnativa per gli pneumatici, che utilizzano poca aderenza trasversale per contrastarne gli effetti. L’abbondante budget di aderenza residuo può essere “speso” in velocità. Sulla pista sperimentale di Nardò (nella foto), 2 km di raggio, le vetture possono arrivare alla velocità superiori ai 300 km orari! Al contrario, minore è il raggio di curva, maggiore è l’effetto della forza centrifuga. In una curva stretta, gli pneumatici devono utilizzare la maggior parte della loro capacità di aderenza per contrastare efficacemente l’intensa forza centrifuga. Resta pochissima aderenza residua: se non vogliamo uscire di strada, dobbiamo ridurre la velocità. Volete approfondire questi argomenti e scoprire le traiettorie e tecniche di guida corrette per affrontare al meglio ogni tipo di curva? Leggete il nostro manuale Sicuri al volante , disponibile in versione cartacea su Amazon e nella doppia versione eBook e cartacea su Lulu
Curve e traiettorie
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