Guidare in città è più semplice?

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Guidare in città è più semplice?

Guidare in città è più semplice? Spesso si ritiene che sia una guida più facile e sicura rispetto a quella su strade extraurbane o autostrade. La velocità è ridotta, i tragitti sono brevi, le strade familiari. Errore. Una conferma arriva dai più recenti  dati ACI. Sulle strade italiane, 73 incidenti su 100 avvengono nei centri abitati, 5 in autostrada e 22 su strade extraurbane.  I rischi principali in città? Incroci, rotonde, cambi di corsia repentini, pedoni che spuntano all’improvviso, monopattini e biciclette spesso in marcia contromano. Serve una guida attenta e prudente, Ma basta dare un’occhiata al traffico cittadino per rendersi conto delle manovre azzardate e delle frequenti violazioni del Codice della Strada che in città – chissà perché – sembrano meno gravi.

Quali sono le violazioni più comuni? Vediamone solo qualcuna, per il momento. Forse riconoscerete dei comportamenti che non vi sono proprio estranei.

In città la cintura di sicurezza non serve, specialmente per chi sta seduto sul sedile posteriore. Perchè sono importanti lo abbiamo già spiegato in un articolo di qualche tempo fa (qui). Perché sono importanti anche in città è presto detto: i test Euro NCAP mostrano che gravi conseguenze per auto e passeggeri possono derivare da urti laterali o frontali già alla velocità di 50 e 64 km/h, che sono di fatto velocità cittadine.

Semaforo giallo, si accelera per non restare bloccati dal rosso. Il giallo è un colore che può creare confusione, ma il suo significato è semplice: le auto devono affrettarsi se hanno già impegnato l’incrocio, altrimenti devono fermarsi. Lo stabilisce il Codice della Strada (art 41): “(…) i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l’arresto (…) a meno che vi si trovino così prossimi, al momento dell’accensione della luce gialla, che non possano più arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; in tal caso essi devono sgombrare sollecitamente l’area di intersezione con opportuna prudenza”. Per i trasgressori, multa fino a 550 euro e decurtazione di 6 punti dalla patente. 

Auto in doppia fila. Chi non ha ceduto, almeno una volta, alla tentazione? Eppure è un comportamento che contribuisce alla congestione del traffico e allo stress dei guidatori. per non parlare di chi, parcheggiato correttamente, si ritrova bloccato anche per lunghi minuti. Multa e rimozione forzata (in caso di intralcio o pericolo alla circolazione) sono le sanzioni previste dal CdS. 

 

 

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