Alcol e droga sono sostanze che tutti riconoscono come incompatibili con la guida. Ma chi ha mandato giù con un sorso d’acqua un antidolorifico o un antinfiammatorio da banco prima di mettersi al volante, difficilmente si preoccupa che possano influenzare concentrazione, prontezza di riflessi e qualità della visione.
Il problema delle interferenze dei farmaci con la capacità di guida è piuttosto complesso e spesso sottovalutato. Le sostanze potenzialmente pericolose sono molte, anche se è non è facile stabilire la portata esatta del rischio. Nei test di laboratorio, gruppi di volontari affrontano prove diverse: regolarità di marcia, tracciati difficili, reazione ad ostacoli. Dai tempi ottenuti – e dagli errori commessi – si definisce il “peso” del farmaco testato sull’integrità psicofisica. Tuttavia, i risultati non sono perfettamente trasferibili ad una situazione di traffico reale, dove possono entrare in gioco fattori diversi in positivo (es. pratica di guida) o in negativo (es. meteo avverso).
I farmaci potenzialmente più pericolosi sono quelli che agiscono sul sistema nervoso centrale. In prima linea quindi gli ansiolitici, i “tranquillanti” , utilizzati per controllare ansia e disturbi dell’emotività, ma anche come sedativi prima di esami clinici esplorativi. Ovviamente, provocano sonnolenza e riduzione delle performance psicomotorie, rischi spesso sottostimati. Spesso si pensa che solo un’assunzione prolungata sia pregiudizievole; in realtà, anche una sola dose può compromettere sensibilmente la capacità di guida per alcune ore.
Lo stesso discorso vale intutitivamente, per i farmaci antidepressivi e antipsicotici. In questi casi però è la stessa patologia a sconsigliare la pratica di guida, che infatti il medico può esplicitamente vietare al proprio paziente.
Piuttosto note sono le conseguenze dell’assunzione di antistaminici: sonnolenza, confusione mentale, vertigini. Sono farmaci utilizzati come antiallergici, ma non solo. Si trovano anche in decongestionanti nasali, sedativi della tosse e analgesici. Meglio preferire quelli di seconda generazione: le interazioni con il sistema nervoso sono modeste.
L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha aperto una consultazione pubblica per stilare una lista dei farmaci pericolosi per la guida; la lista è disponibile online, qui