Trasferimenti di carico

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Trasferimenti di carico

Per capire “cosa succede” a un veicolo in movimento, un po’ di fisica non guasta. Quando parliamo di “trasferimenti di carico” parliamo proprio di forze fisiche che agiscono sui veicoli durante la marcia.

In stato d’inerzia – vettura ferma o in moto rettineo – l’auto presenta una distribuzione dei pesi ottimale tra assale anteriore e posteriore. Ad ogni variazione di direzione o velocità (accelerazione, frenata, curva), il veicolo subisce l’azione di forze fisiche che determinano continui trasferimenti di carico. Cioè, spostamenti di peso che modificano l’iniziale equilibrio ottimale. Ad ogni spostamento corrisponde un preciso movimento della scocca rispetto alle ruote: beccheggio, rollio e imbardata. Ad ogni movimento corrisponde una conseguente modificazione dell’aderenza degli pneumatici. Vediamo più in dettaglio.

Beccheggio – in accelerazione e in frenata, una forza longitudinale agisce sull’asse anteriore/posteriore della vettura.

In accelerazione, il muso dell’auto si solleva; guidatore e passeggeri si sentono schiacciati contro il sedile.  Cosa succede? Il carico si trasferisce sull’asse posteriore: l’aumento di peso “schiaccia” gli pneumatici al suolo, aumentando l’aderenza. Al contrario, l’asse anteriore – alleggerito – si solleva.

In frenata, il muso dell’auto si abbassa; guidatore e passeggeri si sentono proiettati in avanti. Cosa succede? La maggior parte del carico si sposta sull’asse anteriore, che si appensantisce e si abbassa, migliorando l’aderenza degli pneumatici. Nelle frenate più impegnative, il peso può arrivare a gravare sull’anteriore per l’80%.

Rollio – nei cambi di direzione, una forza dinamica trasversale – la forza centrifuga – agisce sul lato destro/sinistro della vettura.

Guidatore e passeggeri si sentono attirati verso l’esterno curva. Cosa succede? La forza centrifuga tende a spostare le masse sospese in direzione opposta rispetto al centro curva, quindi verso l’esterno. La maggior parte del peso grava su due sole ruote: la vettura sembra inclinarsi sull’asfalto verso l’esterno curva, mentre il lato interno si alleggerisce e si solleva.

Imbardata – è il movimento di rotazione di un veicolo intorno al suo asse verticale, passante per il baricentro: immaginiamo di infilare una matita nel tetto della nostra vettura e poi ruotarla. A differenza degli altri due, l’imbardata non si verifica durante la marcia normale. È invece la conseguenza di una perdita di aderenza sull’asse posteriore della vettura: il veicolo sbanda e inizia a ruotare su se stesso.

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