Patente A e A2, si semplifica

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Patente A e A2, si semplifica

Patente A e A2, si semplifica. Secondo le nuove regole stabilite dal MIT e approvate il 18 settembre 2023, è diventato possibile, per i possessori di patenti A2 e A1, prendere – rispettivamente – la patente A e A2 senza esame di guida. La norma dà attuazione alla Direttiva 2006/126/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio,  con il risultato di alleggerire l’iter burocratico necessario per il  passaggio.

Le patenti A sono quelle che abilitano alla guida dei motocicli. Vediamo più in dettaglio come funzionano.

  • Patente A1: si può conseguire a 16 anni e permette di guidare motocicli di cilindrata massima di 125 cm cubi
  • Patente A2: permette,  dai 18 anni in su, di guidare motocicli di potenza non superiore a 35 kW
  • Patente A: dai 24 in su, abilita alla guida di tutti i tipi di motocicli

Cosa cambia quindi? Chi è già in possesso della patente di categoria inferiore potrà passare al livello superiore senza superare nuovamente l’esame di guida. Sarà sufficiente un corso di formazione frequentato presso un’autoscuola. Con qualche limitazione, però. Vediamo.

  • Passaggio dalla patente A1 alla A2: è possibile solo per i maggiorenni muniti di patente A1 da almeno due anni
  • Passaggio dalla patente A2 alla A: è possibile solo per chi abbia compiuto i vent’anni e sia titolare di patente A2 da almeno due anni

Il corso di formazione è obbligatorio, della durata di 7 ore e articolato in due fasi.

La prima fase è dedicata alla “preparazione e controllo tecnico del veicolo ai fini della sicurezza stradale, manovre particolari ai fini della sicurezza stradale”, per una durata di 3 ore. Questa prima formazione può essere collettiva, per un numero massimo di 5 persone. Le restanti quattro ore saranno invece dedicate alla guida nel traffico; in questa fase la formazione deve essere individuale. Nessun candidato può ricevere formazione per più di 3 ore al giorno, dunque il corso deve avere una durata minima di 3 giorni.

Al termine della formazione l’autoscuola invierà alla Motorizzazione un attestato che certifica la partecipazione al corso di formazione.

Per chi non possiede la patente A1 o la A2, niente scorciatoie: restano necessari i due esami tradizionali, teorico e pratico.

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